Oggi vi riporto l’esperienza di Ivan Battistella con un nozzle da 0,25. Ringrazio Ivan per la disponibilità ed il resoconto che potrebbe tornare utile a chi ha bisogno di più definizione di stampa.
Vi racconto la mia prima esperienza con un Nozzle da 0.25mm. Nel mio kit di montaggio della Prusa i3 era incluso un Nozzle da 0.5mm; dopo le prime stampe mi sono accorto che la risoluzione era insoddisfacente per le mie esigenze.
Visto che dovevo ordinare del nuovo PLA e dell’ABS, ho chiesto a RepRapSource.com (il mio fornitore) se era possibile avere un Nozzle 0.25 (non presente in listino). Gentilmente il personale del portale mi contatta e mi avvisa che il Nozzle esiste, ma di assicurarmi di avere sempre il filamento pulito per un ottimale stampa.
Colgo l’occasione per ridisegnare tutto il sistema di raffreddamento, basato su una ventola, che accompagna il Nozzle; generati e collaudati i nuovi supporti plastici, monto finalmente l’estrusore. Imposto i parametri di slic3r in proporzione rispetto ai miei vecchi parametri per il nozzle 0.5.
Eseguo le prime stampe di taratura con un filamento da 3mm di ABS nero: il classico wall da 20 mm 20 mm.
Mi riesce al primo colpo, e incredibilmente lo spessore della parete è 0.15mm tanto sottile da essere pieghevole.
Tento una stampa più complessa e qui iniziano i problemi: il nozzle si blocca o il perno che trascina il filamento scava un solco su di esso e smette di spingere la plastica. Dopo alcuni tentativi capisco che l’unica soluzione è alzare la temperatura di una 15° di gradi e di ridurre della metà la velocità di stampa (15m/s).
Inizio una nuova stampa, ma è impossibile riuscire ad attaccare il primo layer (0.14mm); tento più volte di tarare l’origine dell’asse Z, ma 0.14 mm sono una risoluzione ai limiti degli strumenti di misura di cui dispongo.

Poi mi viene in mente una soluzione semplice ma efficace: inizio una stampa di un rettangolo 50×50 mm e mentre l’estrusore sta stampando i primi layer correggo al volo l’altezza del piano di lavoro in modo che la plastica aderisca bene, anzi forse anche troppo bene!
Ed ecco la mia prima stampa in ABS pronta e completata dopo 4 ore di lavorazione:

Ingranaggio stampato in ABS con nozzle da 0.25 mm
Purtroppo l’elemento era troppo attaccato al piano e nel cercare di staccarlo si è spezzato (forse ho usato troppa vinavil)
Come si può notare dalla foto alcuni parametri di slic3r vanno ancora coretti (come per esempio l’infill e l’altezza layer): imposto il primo layer a 0.14 mm mentre gli altri a 0.15mm.
Nuovo tentativo, ma questa volta utilizzando PLA:

Il PLA a differenza dell’ABS è più fluido e scorre più facilmente, infatti dopo aver impostato i soliti parametri del nuovo filamento, alzo un po’ la temperatura (bastano pochi gradi) e la prima stampa va a buon fine al primo colpo con una qualità ottima.
Conclusioni:
La risoluzione con Nozzle 0.25mm è ai limiti di tolleranze della mia stampante, con l’ABS è molto difficile eseguire il primo Layer ed alcune volte l’estrusore tende a bloccarsi, mentre con il PLA le cose vanno un po’ meglio e ci sono anche alti margini di miglioramento. Forse le geometrie dell’estrusore sarebbero un po’ da rivedere od utilizzare con un filamento più sottile, infatti con quello da 3 mm la pressione che deve esercitare il motore passo passo è molto elevata e spesso gli step richiesti sono troppo pochi e quindi imprecisi.

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