Un aspetto fondamentale per ottenere un’ottima stampa è la scelta del giusto materiale per il rivestimento del piatto. L’utilizzo di uno non idoneo può causare il distaccamento dei primi strati dal letto e la conseguente deformazione dell’oggetto.
Premetto che verrà “trattato” il piatto di vetro che viene poi posto in cima al piatto scaldato; in questo modo potremo avere a disposizione un set di vetri con caratteristiche diverse da scegliere in base alle lavorazioni.
I materiali che sono indicati sui siti e forum sono molteplici, io ne ho selezionati quattro; per ognuno di essi darò un voto alla tenuta, alla facilità di applicazione, alla facilità di distaccamento dal piatto, alla reperibilità, al costo ed un voto finale. Come supporto uso una semplice lastra di vetro.
I materiali sono:
- Scotch di cartone, quello che si trova nelle comuni ferramenta
- Scotch di Kapton
- Vinavil
- Award, il composto messo a punto da Kent’s Strapper
Ci sarebbe anche un quinto materiale che è una parte di ABS sciolta in due parti di acetone, ma siccome non mi fido nel fare il piccolo chimico (specialmente per eventuali vapori che si libererebbero nella fase di stampa) non l’ho testato.
Scotch di cartone
Plastiche: PLA
Piatto scaldato: non necessario, ma consigliato a 50°
Può essere utilizzato solo con il PLA ma inadeguato con l’ABS; quest’ultimo estrudendo a 210/220 gradi rovina lo shotch che tende a staccarsi dal vetro. Inoltre non c’è sufficiente adesione tra i due materiali e l’oggetto si inarca rovinando la stampa.
Voto:
- Tenuta: 8 (solo con il PLA)
- Applicazione: 6 (è abbastanza laborioso stenderlo senza che si creino grinze o bolle)
- Distaccamento: 9
- Reperibilità: 10
- Costo: 10
- Voto finale 6
Il voto finale è influenzato dal fatto che lo scotch di cartone può essere usato solo con il PLA. Quindi a meno di non disporre di più piatti, conviene dotarsi di qualcosa che vada bene anche per l’ABS.
Scotch di Kapton
Plastiche: PLA, ABS
Piatto scaldato: fondamentale, consigliato a 110°
Lo scotch di Kapton necessita di un buon piatto scaldato, infatti a temperature al di sotto degli 80° l’ABS tende a staccarsi e curvarsi. Quindi non è buono dal punto di vista della tenuta, ma questa particolarità permette un agevole rimozione dell’oggetto una volta conclusa la stampa. Nell’applicarlo senza che si formino bolle ci vogliono due persone e molta pazienza.
Voto:
- Tenuta: 6
- Applicazione: 4 (è abbastanza laborioso stenderlo senza che si creino grinze o bolle)
- Distaccamento: 10
- Reperibilità: 4 (ho dovuto comprarlo su ebay e farmelo spedire dall’Inghilterra)
- Costo: 5
- Voto finale 5
Il costo elevato, la difficoltà di repribilità e le non ottime prestazioni me lo fanno sconsigliare nella scelta. Può andar bene nella stampa di oggetti a base larga ed altezza bassa per la facilità di distaccamento.
Vinavil
Plastiche: PLA, ABS
Piatto scaldato: fondamentale, consigliato a 110°
La colla Vinavil è molto semplice da applicare ed anche da rimuovere. Basta stenderla con un semplice pennello e per toglierla basta acqua tiepida e la spatola; nel complesso ha ottime prestazioni, l’unica pecca è che bisogna riapplicarla dopo 3/4 stampe altrimenti l’oggetto tende ad avere difficoltà nello staccarsi dal piatto.
Suggerimento: ultimata la stampa lasciate raffreddare perfettamente il piatto di stampa (35° circa) ed il pezzo verrà via con facilità con l’aiuto della spatola.
Voto:
- Tenuta: 8
- Applicazione: 10
- Distaccamento: 8
- Reperibilità: 10
- Voto finale 8
La facilità nel reperirla, il costo contenuto e le ottime prestazioni me la fanno consigliare; la rimozione dell’oggetto è più agevole se si stampa anche il raft. Per dovere di cronaca alcune persone hanno avuto dei problemi ed in alcuni casi si è anche intasato l’iniettore; si reputa che la causa sia una non ottimale distanza dell’estrusore dal piatto. Io personalmente non ho avuto nessuna difficoltà.
AWARD
Plastiche: PLA, ABS
Piatto scaldato: non necessario, ma consigliato
AWARD è l’acronimo di Anti Warping And Retraction Deformation ed è un “collante” a base acrilica ideato dagli amici di Firenze di Kent’s Strapper in collaborazione con un chimico. Si presenta in forma liquida e va steso con un pennello come per la Vinavil. Questo ha una tenuta elevata e di sicuro non avrete alcun problema di deformazione ed inoltre non necessita di un piatto scaldato. Di contro la tenuta troppo forte impedisce un agevole recupero dell’oggetto e per quelli a base larga ho avuto difficoltà; altro punto debole è la relativamente “difficile” reperibilità poiché la miscela chimica è segreta, quindi dovrete per forza rivolgervi a loro.
Voto:
- Tenuta: 10 (extra strong)
- Applicazione: 10
- Distaccamento: 6
- Reperibilità: 6
- Voto finale 8
Se avete problemi legati alla deformazione del pezzo sicuramente l’AWARD è la scelta obbligata; consiglio vivamente l’utilizzo del raft per facilitare le operazioni di rimozione.
Concludendo io consiglio l’utilizzo o della Vinavil oppure dell’AWARD; ovviamente il secondo è un prodotto professionale e può tornare utile nella stampa di modelli di grandi dimensioni dove le tensioni causate dalla plastica che si raffredda possono compromettere la qualità finale.
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